Un sapone è una molecola a catena lunga con una piccola testa; la catena lunga è compatibile con il grasso e la piccola testa è compatibile con l'acqua.
Il sapone è ionizzato, questo significa che la catena lunga e la piccola testa (ioni) si separano e mantengono le proprie cariche elettriche.
In un comune sapone domestico, la catena lunga rimane carica negativamente (anionica) e il piccola testa, solitamente sodio, rimane carica positivamente (Na+).
In un sapone di ammonio quaternario, avviene il contrario, la lunga catena rimane carica positivamente (cationica) e il piccola testa, solitamente cloruro, rimane carica negativamente (Cl-).
Il grande vantaggio dei saponi di ammonio quaternario è che la catena lunga positiva possiede una affinità per i grassi molto più elevata rispetto a un comune sapone. Per questo motivo, con una quantità molto minore di sapone di ammonio quaternario cationico, il grasso si dissolve.
Ecco come i saponi disattivano i virus.
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Conclusioni
La conclusione fondamentale è che qualsiasi sostanza che attacca lo strato di grasso disattiva i virus, ad esempio il cloro che si trova in liquidi come la candeggina, l'alcol, che è un solvente di grassi molto comune, e i saponi come appena spiegato.
Si dice disattivare un virus, e non uccidere, perché la comunità scientifica ritiene che un virus non sia un essere vivo, ma semplicemente una struttura chimica avanzata che, in certe condizioni, si replica.
Questa struttura è costituita da uno strato di grasso che protegge una miscela di RNA e proteine che non svolgono alcuna funzione vitale.
A contatto con abbondante materiale organico, come quello che si trova all'interno di una cellula, queste molecole di RNA generano reazioni chimiche che replicano la loro struttura, cioè le duplicano più e più volte, danneggiando il tessuto cellulare e causando gravi danni al corpo in cui si trovano alloggiati.
Tuttavia, nessuna sostanza che disattiva un virus è adatta per essere applicata sulla pelle umana, in quanto la può danneggiare. La soda, potente detergente per WC e tubi di scarico, disattiva i virus, ma ustiona gravemente la pelle.
Con minore intensità il Cloro provoca lo stesso effetto dannoso, mentre l'alcol, essendo uno sgrassante, rimuove il grasso naturale dalla pelle seccandola e il suo uso continuo provoca crepe dovute all'eccessiva secchezza.
I quaternari di ammonio di 4a e 5a generazione sono stati creati per essere delicati con la pelle umana. Le prime tre generazioni sono state utilizzate e sono ancora utilizzate per igienizzare, ma non sono consigliate per un uso continuo e la loro comune applicazione è solo su superfici come pareti e tavoli da sala operatoria, strumentazione chirurgica, cateteri, laringoscopi ecc.
Per quanto riguarda l'efficacia, l'alcol agisce solo fintanto che è presente. In un gel per le mani, per esempio, per 10-20 secondi al massimo, già che quando evapora, la sua azione disinfettante termina. Distrugge virus e batteri fintanto che è presente, ma quando evapora smette di agire e non fornisce protezione posteriore.
I quaternari dell'ammonio, invece, non evaporano perché hanno punti di ebollizione molto alti, ed essendo compatibili con la pelle, vi rimangono fino a 2 o 3 ore in caso di inattività o, se si toccano oggetti, il tempo di azione è ridotto a un minimo di 10 minuti.
Per tutto ciò che è stato appena esposto, i prodotti ideali da applicare sulla pelle umana per la disinfezione sono i quaternari di ammonio di 4a o, meglio, 5a generazione, sostanze create appositamente per questo, in gel, in forma liquida o in aerosol.
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